venerdì 29 aprile 2011

un libro al mese

“Ricordate che, ogniqualvolta sottoponete a cure mediche un bambino che non ne ha bisogno, lo esponete a un grave rischio. Chiamare il medico quando vostro figlio sta male, dovrebbe essere l’ultima risorsa, non la prima. E, invece di riporre cieca fiducia nel pediatra, ricordate che la stragrande maggioranza delle malattie infantili risponderà alle naturali difese del corpo, fortificate dalla vostra abilità, attenzione amorevole e buon senso.”
                                                              Robert S. Mendelssohn

"Bambini sani senza medicinali - Guida ai disturbi del bambino per difenderlo dall’abuso di farmaci e stabilire quando è necessario ricorrere al medico"...questo è il titolo.

Tempo fa, in internet, ho trovato questo libro che mi ha incuriosito. L’autore Robert S. Mendelssohn è un pediatra che ha esercitato per trent’anni: sulla base delle sue esperienze ha messo in discussione molti dei principi della moderna medicina.
La prima cosa che sostiene è che nessuno conosce meglio il bambino della propria mamma, soprattutto non il medico, che non ne conosce le abitudini, i comportamenti e tutto quello legato al bimbo.
Altro punto importante è l’allattamento, di cui io sono una fiera sostenitrice, e l’alimentazione, fondamento della salute, che deve essere quindi adeguata e non eccessiva, forzata e legata alle tabelle di crescita!
Sottolinea l’uso, anzi, l’abuso massiccio e costante di farmaci, soprattutto di antibiotici, che vengono dati come  fossero caramelle e in qualunque caso (i miei figli non li hanno mai presi!).
Poi analizza le più comuni malattie dell’infanzia: dal mal di pancia alla tosse, dall’otite alla febbre, che ad esempio è vista come il sintomo della malattia, mentre è la prima naturale difesa del corpo contro le malattie.
Tratta anche della malattie esantematiche e delle relative e molto discusse vaccinazioni…per la quali bisogna sempre verificare se vale la pena rischiare effetti collaterali, anche a lungo termine, per malattie innocue o che hanno probabilità bassissime di essere contratte. E su questo argomento aprirò un post apposta.
E’ un libro davvero interessante, che offre molti spunti, ma soprattutto responsabilizza il genitore, ricordandogli di non delegare la salute dei propri figli ad altri.

domenica 24 aprile 2011

Angelo

C'è un nuovo angelo lassù...

non ho parole per dire cosa sento, userò le parole di questa bellissima canzone di Eros Ramazzotti


Sul davanzale di un tramonto dietro le foschie
si affacciano sporgendosi le mie malinconie
stasera dolce amica mia io sto pensando a te
a te che forse stai sentendo me
sul davanzale di un tramonto profumano foschie
lo sai che non è facile trovare le parole
trovar la porta giusta per uscire da un dolore
lo sai che umanamente ci si chiede ma perché
è capitato questo proprio a te
che in ogni senso lascia rabbia e vuoti che non so riempire
sul davanzale di un tramonto gridano foschie
così ti voglio ricordare
così tu vivi dentro me
così mi piace immaginare
che tu ci sei, sei sempre qui
perché ci sei
spero che, spero tanto possa essere così
i miei pensieri dicono di sì
i miei pensieri dicono
lo so che dove sei non hai bisogno più di me
ma sono io che adesso cerco te
perché vorrei capire e non ci arrivano le forze mie
sul davanzale di un tramonto scendono foschie

martedì 19 aprile 2011

Focaccia dolce

Una proposta per la merenda dei bimbi che ho trovato sul libro di ricette dalla Parodi che mi hanno regalato: la focaccia dolce.
Gli ingredienti, naturalmente biologici, sono
- 450g di farina (io ho usato farina integrale)
- lievito di pasta madre (o un panetto di lievito di birra, come indicato nella ricetta)
- zucchero (di canna, per la lievitazione)
- acqua
E per la copertura:
- 100g di zucchero, sempre di canna
- ½ bicchiere di acqua
- 2/3 cucchiai di olio
Ho impastato velocemente la farina con il lievito, l’acqua e lo zucchero e l’ho lasciata lievitare per 4 ore (se avessi usato il lievito di birra bastava molto meno). Una volta che si è gonfiata, l’ho stesa su un foglio di carta da forno, ho fatto i classici buchi da focaccia, ho mescolato l’acqua allo zucchero e ho coperto la mia focaccia, che rimaneva umidiccia. Poi ho ricoperto il tutto con lo zucchero ed ho infornato a 200°-250° in ventilato per 15 minuti. Ho gratinato gli ultimi minuti per caramellare lo zucchero. Ho lasciato intiepidire e l’abbiamo mangiata … infatti non ho foto perché è stata divorata.

mercoledì 13 aprile 2011

I fiori di Bach

"Se ho fame, vado in giardino a prendere una mela,
 se sono in collera, prendo una dose di Mimulus"
                                Edward Bach

Finalmente sono andata da una consulente di fiori di Bach. E’ da un po’ che ci pensavo, ho letto vari libri, anche se sono quasi tutti uguali, in quanto riportano l’elenco dei fiori, la caratteristica di ogni fiori, l’elemento negativo e la sua possibile conversione in uno stato positivo.
E’ una cura dell’anima, dello stato emozionale, delle paure, delle insoddisfazioni…è un modo per guardarsi all’interno e osservarsi in maniera critica. Io sono partita da Davide e dalle sue momentanee crisi di ansia da scuola materna (!!!), che durano, ora, il momento dell’accompagnamento alla scuola e poi passano. La consulente, dopo avermi fatto parlare, come in analisi, ha tirato le conclusioni: il tutto è dovuto a questo momento critico, in cui Davide deve passare dall’essere piccolo piccolo, al diventare un po’ più grande, la voglia di rimanere piccolo e la paura di crescere. E infatti tutti gli aspetti di questa analisi li ho effettivamente trovati in lui.
Mi sono riletta, dunque, questo libro “I fiori di Bach” di Sigrid Schmidt, cercando ed approfondendo i fiori che mi ha consigliato per Davide … e anche i miei, perché alla fine sono uscita anch’io con la mia boccetta di fiori da usare almeno quattro volte al giorno.
Vedremo. Comunque stasera ero già più paziente e meno ansiosa, grazie a Impatiens, Mimulus, Red chestnut, Larch, Cherry plum e Pine!
 

per chi fosse interessato: Conferenza asilo steineriano

Essendo un tema di interesse diffuso segnalo questa occasione.

"Il Dondolo" - libera associazione culturale steineriana - invita
tutti alla conferenza che si terrà Venerdì 15 aprile alle ore 20.30
presso il Comune di Villanterio (PV), in piazza Castello 11.
La conferenza sarà tenuta dalla maestra Luciana Pederiva, punto di
riferimento della pedagogia steineriana in Italia. La maestra
affronterà il tema del bambino nel primo settennio, per aiutare noi
genitori ed educatori a capire quali spazi, quali giochi, quali fiabe,
quale ritmo dare al bambino.
Vi aspettiamo numerosi.

per quanto riguarda la relatrice del convegno si può aggiungere:
a cura della maestra d'asilo Luciana Pederiva, coordinatrice nazionale
asili Waldorf Italia

Qui sotto troverai gli scopi dell'Associazione "il dondolo"

"Il Dondolo" libera associazione culturale Steineriana,  con sede a
Villanterio (PV),  persegue i seguenti scopi:
- promuovere, diffondere e attuare un metodo educativo, in accordo con
la concezione pedagogica sviluppata da Rudolf Steiner, in grado di
coltivare ed assecondare tutti i talenti del bambino e
dell’adolescente, secondo la sua particolare temperanza e personalità
- favorire la crescita e lo sviluppo libero ed armonico dell’essere
umano in tutte le sue fasi evolutive, ispirandosi ai principi della
antroposofia ed operando nei settori del sociale, culturale e
ricreativo
- sostenere la diffusione della cultura e della conoscenza
Antroposofica ,, favorendo la formazione spirituale, la ricerca  di
gruppo, la valorizzazione delle attitudini e delle capacità di ogni
persona e l’adozione di stili di vita sostenibili ed in armonia con
l’ambiente, in accordo con i principi dell’agricoltura biodinamica.

Alcune cose scritte in giro sul percorso pedagogico del bambino nel
primo settennio

“Senza un’infanzia piena di allegria e di calore, senza il gioco colmo
di fantasia, senza un’infanzia realmente vissuta come tale, manca la
base sana per la vita futura”  (Rudolf Steiner)

La pedagogia dei primi sette anni si propone di favorire l’equilibrato
e naturale sviluppo del bambino. In questa età il bambino impara per
imitazione, non solo delle azioni ma anche dei sentimenti: è
fondamentale quindi l’atmosfera e la tranquillità dell’ambiente, così
come la qualità dei materiali (legno, stoffa, cera, creta) con i quali
viene in contatto e la ripetizione di ritmi precisi e ritualità
durante la giornata, che offre fiducia e sicurezza. Questo ambiente
permette al bambino di liberare e coltivare la fantasia: ogni tipo di
apprendimento di stampo scolastico, viene rimandato al secondo
settennio.

venerdì 8 aprile 2011

Ti voglio tanto bene

Ho appena ascoltato la nuova (per me) canzone di Gianna Nannini, una bellissima dichiarazione d'amore per la sua bimba...e me ne sono innamorata.

Io vivrò con te
ogni giorno comincia dove i baci finiscono
ora che è inevitabile
un dolore fantastico nei minuti che restano
per sempre



ti voglio tanto bene
e ci sarò per te
se sentirai nel cuore
un amore che non c’è


ti voglio tanto bene
e ti raggiungerò
con tutta la mia voce
ascoltami


io canterò per te
mi sentirai nell’aria
entrare nei tuoi occhi
sola nell’anima


io vivrò con te
guardandoti esistere e nel sole rinascere
io lo so che siamo fragili
e con gli occhi degli angeli
ci guardiamo resistere


io vedo un mondo migliore
si girano le nuvole
abbi cura di splendere


ti voglio tanto bene
e niente finirà
se non avrai paura
di continuare a vivere


io canterò per te
mi sentirai nell’aria
entrare nei tuoi occhi
sola nell’anima


io canterò per te
canterò per te
ricordati il mio nome
ti voglio tanto bene


non vedrò con te
quell’alba di luce
noi
ora dov’è

lunedì 4 aprile 2011

Buon compleanno Italia ... e buonanotte!

librAlmeno una volta al mese, io e i bambini andiamo in biblioteca, cerco, fin da piccoli, di far apprezzare loro i libri, come strumento di conoscenza, di scoperta, ma anche, e soprattutto, di compagnia. L’ultima volta abbiamo preso come al solito una dozzina di libri, ci era rimasto ancora da leggere “Lo stivale magico” di Simard e Pratt e ieri sera l’abbiamo letto prima di dormre. Che sorpresa la storia! Davide l’ha apprezzata molto.

“Pippo, un bimbo molto povero che vive in un paese molto povero, ha i piedi lunghi, che non vogliono smettere di crescere e non ha scarpe. Un giorno una fata buona gli regala un paio di stivali rossi magici, bagnandoli crescono, come i suoi piedi, ma lo avverte di non bagnarli troppo.L’invidioso Roberto lo segue per portarglieli via. Intanto Pippo entra ed esce dalle pozzanghere ed i suoi stivali diventano sempre più grandi. Incontra un orco che vuole mangiarlo. Così scambia e salva la sua vita, con gli stivali rossi, che a sua volta, finiscono nelle mani di Roberto. Siccome gli stivali continuano a crescere perché vengono bagnati, Roberto decide di seppellirli. La sorella di Pippo, che lavora la terra, annaffia le piantine seminate, proprio vicino agli stivali. Un giorno cresce dalla terra un grosso stivale, lo porta a Pippo, contento di averlo ritrovato, ma triste per non poterlo utilizzare. Così decide di lanciarlo nel mare … lo stivale cresce, cresce, cresce e diventa l’ITALIA!”

Oggi Davide ha detto alla nonna che sa come è nata l’Italia … e intanto cantava l’inno d’Italia!!!

i lavoretti...










Domenica mattina l’abbiamo dedicata alla pittura. Presi fogli e colori, dovevamo decidere cosa disegnare: Davide si è lanciato su un camion, io ho trovato uno schema di origami per fare una rana e Barbara, come al solito, voleva colorare tutto il foglio di nero. Così le ho disegnato (disegnato … parola grossa, per me!) una luna e delle stelle. Contenta del soggetto, ha cominciato a colorare con le tempere, prima di giallo, poi di blu, finalmente colori veri. Davide invece, ha disegnato con attenzione il suo soggetto su un cartoncino, che poi ha colorato anche lui con le tempere. La mia rana è riuscita, saltava anche, ma dopo averla colorata, era così pesante che non si muoveva più. Però era molto carina.









Per loro il divertimento è certamente colorare con i pennelli, ma soprattutto lavare bicchieri e piattini nel lavandino in bagno: alla fine ci ritroviamo un lavandino multicolor, con schizzi di colori avunque … pareti e pavimenti compresi. Va beh, una lavata e via! … ed è arrivata l’ora del pranzo... e ci ha pensato Paolo!